Nel momento in cui il paziente decide di intraprendere un percorso nutrizionale inizia con me una stretta collaborazione. Egli viene seguito costantemente in tutte le fasi di tale percorso attraverso visite e controlli periodici per valutare l’andamento del programma nutrizionale ed apportarne tempestivamente eventuali modifiche. Durante il percorso nutrizionale sono sempre disponibile per fornire consigli e suggerimenti su come affrontare varie circostanze e problematiche che possono insorgere. A conclusione del percorso nutrizionale il paziente sarà in grado di proseguire da solo, avendo acquisito delle abitudini e delle consapevolezze che gli permetteranno di gestire autonomamente la propria alimentazione.
Le visite
La prima visita si apre con l’anamnesi del paziente, cioè un colloquio mirato a raccogliere informazioni riguardanti le sue abitudini alimentari, i suoi gusti, il suo stile di vita ed eventuali patologie e disturbi. Se ne è in possesso, è utile che il paziente mi sottoponga referti di analisi effettuate entro i sei mesi precedenti la visita. Durante la prima visita vengono rilevati i parametri corporei (peso, statura, circonferenze) ed è effettuata l’analisi bioimpedenziometrica.
Per effettuare l’analisi bioimpedenziometrica il paziente scopre una mano ed un piede, si sdraia su un lettino e gli vengono applicati due elettrodi adesivi simili a quelli dell’elettrocardiogramma sulla mano ed altri due sul piede. La misurazione impiega pochi minuti ed è assolutamente innocua ed indolore.
Alla prima visita segue un secondo incontro gratuito, generalmente dopo una settimana dal primo, in cui vi è la consegna del piano alimentare elaborato a partire dai dati raccolti con l’anamnesi, le misure antropometriche e l’analisi bioimpedenziometrica.
Con una cadenza che dipende dai singoli casi e generalmente non inferiore ai trenta giorni, seguono dei controlli periodici in cui viene svolta l’analisi bioimpedenziometrica per verificare l’efficacia del piano nutrizionale. Quest’ultimo viene nuovamente studiato e se necessario vengono apportate delle modifiche.
L’Ordine Nazionale dei Biologi ha consentito ai professionisti l’effettuazione delle visite con modalità a distanza che, a scelta del paziente, potranno essere svolte anche in modalità remota. Per accedere a tale modalità di erogazione del servizio occorre che il paziente sia dotato di:
smartphone con WhatsApp o PC con Skype o Zoom;
metro da sarta;
bilancia pesapersone.
I costi
Studio di Bracciano
Prima visita (anamnesi, antropometria, BIA ed elaborazione piano nutrizionale): 120 €
Visita di controllo (BIA ed eventuale adeguamento del piano nutrizionale): 60 €
Studio di Roma
Prima visita (anamnesi, antropometria, BIA ed elaborazione piano nutrizionale): 130 €
Visita di controllo (BIA ed eventuale adeguamento del piano nutrizionale): 70 €
Per le visite online sono previste delle riduzioni di costo.
Alle fatture con importo superiore a 77,47 € è applicata l’imposta di bollo di 2 €.
Le modalità di pagamento includono le principali carte di debito e di credito.
La detraibilità fiscale
Con la Circolare n. 11/E del 21/05/14, l’Agenzia delle Entrate chiarisce che “il biologo può autonomamente elaborare e determinare diete nei confronti di soggetti sani, al fine di migliorarne il benessere e, solo previo accertamento delle condizioni fisio-patologiche effettuate dal medico chirurgo, a soggetti malati. Il Ministero sottolinea che in detti pareri è evidenziato che, pur essendo il medico il solo professionista ad avere il titolo per l’effettuazione di diagnosi finalizzate all’elaborazione di diete, la professione di biologo, pur non essendo sanitaria, è inserita nel ruolo sanitario del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e può svolgere attività attinenti alla tutela della salute. In considerazione dei chiarimenti forniti dal Ministero della Salute, si ritiene che le spese sostenute per visite nutrizionali, con conseguente rilascio di diete alimentari personalizzate, eseguite da biologi, siano detraibili ai sensi dell’art. 15, comma 1, lett. c), del TUIR. Ai fini della detrazione, dal documento di certificazione del corrispettivo rilasciato dal biologo dovranno risultare la specifica attività professionale e la descrizione della prestazione sanitaria resa, mentre non è necessaria la prescrizione medica, analogamente a quanto specificato con la circolare n. 19/E del 2012, par. 2.2.”