Filiera corta e km0

Cosa si intende per prodotti a filiera corta o a km0?

I prodotti alimentari a filiera corta, spesso detti anche a “chilometro zero”, sono alimenti che vengono prodotti e consumati localmente, riducendo al minimo i passaggi tra il produttore e il consumatore finale. Il concetto si basa su due principi fondamentali: la prossimità geografica tra luogo di produzione e di consumo e la semplificazione della catena di distribuzione.

Cosa significa filiera corta?

La “filiera” in campo alimentare si riferisce a tutte le fasi del processo produttivo che un alimento attraversa, dalla coltivazione o allevamento, fino alla vendita. Nella filiera corta, il numero di intermediari è drasticamente ridotto, permettendo una relazione più diretta tra chi produce e chi acquista. Spesso questo implica che i produttori vendano direttamente nei mercati locali o in negozi specializzati. La riduzione degli intermediari consente anche di mantenere i prezzi più trasparenti e competitivi.

Vantaggi dei prodotti a chilometro zero

Uno dei principali vantaggi dei prodotti a chilometro zero è la freschezza. Gli alimenti, specialmente frutta, verdura, latticini e carne, non devono affrontare lunghi viaggi né periodi di stoccaggio, garantendo una qualità migliore e una maggiore integrità nutrizionale, facendo in modo che tutte le caratteristiche organolettiche dell’alimento vengano conservate, a tutto vantaggio della qualità nutrizionale e del gusto. Inoltre, essendo coltivati in una zona vicina, spesso sono di stagione, riducendo così l’impatto ambientale legato alla produzione fuori stagione. Prendiamo, ad esempio, la frutta e la verdura: quella comprata dal contadino ha un gusto più autentico, perché non deve affrontare lunghi viaggi e settimane di frigorifero. Viene raccolta matura, nel momento giusto, e si sente! Lo stesso vale per molti altri prodotti, come i formaggi artigianali o il pane sfornato ogni mattina dal forno sotto casa.

Un altro vantaggio significativo è la sostenibilità. Riducendo la distanza percorsa dai prodotti, si diminuiscono le emissioni di anidride carbonica legate al trasporto, contribuendo a limitare l’impatto ambientale. Questo approccio si inserisce in una visione più ampia di economia circolare e rispetto dell’ambiente.

Acquistare prodotti a filiera corta significa anche sostenere l’economia locale. Si promuove il lavoro dei piccoli produttori, che spesso adottano pratiche agricole più sostenibili e tradizionali. In questo modo si favorisce la biodiversità e si preservano le colture tipiche di un territorio, mantenendo vive tradizioni agricole e alimentari che rischiano di scomparire.

Tuttavia, l’adozione della “filiera corta” presenta anche alcune sfide. La disponibilità di prodotti può essere limitata, sia in termini di varietà che di quantità, specialmente nelle aree urbane più dense. Inoltre, in alcuni casi, i prezzi potrebbero essere leggermente più alti rispetto ai prodotti industriali o provenienti da grandi distribuzioni. In questo caso, però, è utile considerare che il denaro speso resta nel proprio territorio, aiutando le aziende locali a crescere e a creare lavoro, investendo in persone che mettono passione e dedizione in quello che fanno. In sintesi, i prodotti a filiera corta rappresentano una scelta consapevole, non solo per il benessere individuale, ma anche per la salute del pianeta e delle economie locali. La filosofia del “chilometro zero” incoraggia un consumo più responsabile e connesso al territorio, promuovendo un modello alimentare sostenibile ed etico.